Servizio Sanitario Nazionale (SSN)
Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) è una forma di assistenza sociale che tutela tutti i cittadini per garantire il diritto alla salute (articolo 12 della Costituzione).
Istituito con la legge 833/1978, è il complesso delle funzioni, delle strutture, dei servizi e delle attività destinati alla promozione, al mantenimento ed al recupero della salute fisica e psichica di tutta la popolazione senza distinzione di condizioni individuali o sociali e secondo modalità che assicurino l’eguaglianza dei cittadini nei confronti del servizio.
Il Servizio Sanitario Nazionale è sostenuto dalla fiscalità generale e dalle entrate dirette, percepite dalle ASL, pervenute attraverso i ticket sanitari e le prestazioni a pagamento.
La legge 833/1978, inoltre, intende perseguire ulteriori obiettivi:
- Educazione sanitaria.
- Prevenzione delle malattie e degli infortuni.
- Diagnosi e cura delle malattie.
- Riabilitazione per inabilità fisica e psichica.
- Controllo della salubrità degli ambienti di vita e di lavoro.
- Igiene degli alimenti e delle bevande.
- Controllo della sperimentazione dei farmaci.
- Formazione professionale e aggiornamento scientifico.
Gli organi dello Stato che appartengono al SSN sono: il Consiglio Sanitario Nazionale (che decide la politica sanitaria nazionale, elabora ed attiva il piano sanitario nazionale), l’Istituto Superiore di Sanità (organo tecnico-scientifico dotato di autonomia scientifica) e l’Istituto Superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro.
Le Regioni, invece, esercitano funzioni legislative in materia di assistenza sanitaria ed ospedaliera, funzioni amministrative proprie o loro delegate. Alla gestione unitaria della tutela della salute si provvede in modo uniforme sull’intero territorio nazionale mediante una rete completa di Aziende Sanitarie Locali (ASL). Una ASL è un complesso di presidi, degli uffici e dei servizi comuni, singoli o associati, e delle comunità montane (altezza superiore ai 600 metri dal livello del mare), i quali in un ambito territoriale determinato assolvono ai compiti del S.S.N. L’ambito territoriale di attività di ciascuna ASL è delimitato in base a gruppi di popolazione di regola compresi tra 50.000 e 200.000 abitanti, tenuto conto delle caratteristiche geomorfologiche e socio-economiche della zona. La ASL è organizzata con al vertice una Assemblea Generale (costituita dal consiglio comunale o dall’assemblea generale dei comuni o dall’assemblea generale della comunità montana) e alla base dal Comitato di Gestione con un suo presidente (nominati dall’assemblea generale e che compiono tutti gli atti di amministrazione della ASL): ciascuno di questi organi ha un proprio responsabile amministrativo.
La struttura organizzativa di una ASL deve prevedere:
- Servizio di igiene pubblica.
- Servizio di medicina preventiva e igiene del lavoro.
- Servizio per la procreazione libera e responsabile (cosiddetto consultorio), per la tutela sanitaria e sociale della maternità, dell’infanzia e dell’età evolutiva e per l’assistenza alla famiglia.
- Servizio per l’igiene mentale e l’assistenza psichiatrica.
- Servizio per il coordinamento dell’attività medica di base, dell’attività specialistica ambulatoriale e dell’assistenza farmaceutica.
- Servizio per l’assistenza ospedaliera.
- Servizio veterinario.
- Servizi amministrativi.
Le ASL provvedono ad erogare le prestazioni di prevenzione, di cura, di riabilitazione e di medicina legale, assicurando a tutta la popolazione i livelli di prestazioni sanitarie stabilita dalla legge (ai cittadini è garantito il diritto alla libera scelta del medico e del luogo di cura nei limiti oggettivi dell’organizzazione dei servizi sanitari).
Nell’ambito delle attività di prevenzione, le ASL si occupano:
- Dell’individuazione, accertamento e controllo dei fattori di nocività, di pericolosità e di deterioramento negli ambienti di vita e di lavoro.
- Della comunicazione dei dati accertati e la diffusione della loro conoscenza.
- Dell’indicazione delle misure idonee all’eliminazione dei fattori di rischio e al risanamento di ambienti di vita e di lavoro.
- Della formulazione di mappe di rischio con l’obbligo per le aziende di comunicare le sostanze presenti nel ciclo produttivo e le loro potenzialità tossicologiche e i possibili effetti sull’uomo e sull’ambiente.
- Della profilassi degli eventi morbosi, attraverso l’adozione delle misure idonee a prevenirne l’insorgenza.
- Della verifica della compatibilità dei piani e dei progetti di insediamenti industriali e di attività produttive in genere con l’esigenza di tutela dell’ambiente sotto il profilo igienico-sanitario e di difesa della salute della popolazione e dei lavoratori interessati.
Nell’ambito delle attività curative, le ASL devono garantire:
- Assistenza medico-generica, erogata sia in forma ambulatoriale che domiciliare.
- Assistenza pediatrica, anch’essa erogata sia in forma ambulatoriale che domiciliare.
- Assistenza specialistica.
- Assistenza infermieristica.
- Assistenza ospedaliera, che subentra quando la medicina di base non è in grado di soddisfare le necessità del paziente.
- Assistenza farmaceutica, erogata attraverso le farmacie su presentazione di ricetta medica.
- Servizio di continuità assistenziale (in passato chiamata guardia medica).
- È un servizio pubblico che l’ASL fornisce ai cittadini per garantire un’assistenza sanitaria continuativa rispetto agli orari “scoperti” del medico di medicina generale. È un servizio gratuito che è possibile richiedere telefonicamente o recandosi direttamente presso la sede.
- Il servizio di continuità assistenziale è attivo dalle ore 20:00 alle ore 8:00 nei giorni feriali e dalle ore 10:00 del giorno prefestivo alle ore 8:00 del giorno successivo al festivo.
- Il medico di turno ha il compito d’intervenire al più presto su richiesta dell’assistito. Può prescrivere solo i farmaci indicati per terapia d’urgenza, nella quantità sufficiente a coprire un ciclo di terapia massimo di 3 giorni. Può anche rilasciare certificati di malattia esclusivamente nei casi di necessità per un periodo massimo di 3 giorni.
- Servizio sanitario di urgenza ed emergenza medica: risponde al numero telefonico “118” per la richiesta di soccorso medico per emergenza sanitaria. È un numero unico nazionale, attivo 24 ore su 24 e sette giorni su sette, gratuito su tutto il territorio, sia da telefoni fissi che mobili. È stato istituito con il Decreto del Presidente della Repubblica 27 marzo 1992 (Atto di indirizzo e coordinamento alle Regioni per la determinazione dei livelli di assistenza sanitaria di emergenza). II numero svolge il compito di unico referente nazionale per le emergenze sanitarie di ogni tipo. La gestione e l’organizzazione del servizio possono essere di competenza regionale (in forma di agenzia regionale autonoma), provinciale oppure deputati alle singole ASL.
Articolo creato il 12 febbraio 2014.
Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.