Epitelio pavimentoso semplice (o piatto o lamellare)
L’epitelio pavimentoso semplice (o piatto o lamellare) è costituito da un singolo strato di cellule piatte, con un nucleo centrale ovoidale o sferico; i margini sono in genere irregolari ed uniti da giunzioni. Viste di faccia, le cellule sembrano disposte come le tessere di un mosaico; viste di profilo, invece, mostrano un aspetto fusato ed appaiono meno spesse ai poli che non al centro.
L’epitelio pavimentoso semplice è largamente distribuito nel nostro organismo. A livello del polmone costituisce il rivestimento degli alveoli mediando così lo scambio gassoso tra l’aria alveolare e il sangue dei capillari alveolari. Lo stesso tipo di epitelio si può riscontrare nella rete testis (una struttura del testicolo) e in determinate porzioni dei tubuli renali (come nel foglietto parietale della capsula di Bowman). Forma anche la parete del labirinto membranoso e la superficie interna della membrana del timpano dell’orecchio. Costituisce anche il mesotelio e l’endotelio.
L’endotelio dei capillari più piccoli è costituito da una sola cellula; nei vasi più grandi, 2-3 cellule incurvate si uniscono per delimitare il lume. Esse sono unite mediante interdigitazioni della membrana plasmatica e da giunzioni del tipo della zonula occludens (o tight junction) o della zonula adheraens (o desmosomi). Attorno all’endotelio, inoltre, è possibile osservare una membrana basale glicoproteica. La membrana basale è costituita da due o tre componenti distinte: a ridosso della superficie basale delle cellule epiteliali c’è una lamina omogenea, poco densa agli elettroni, chiamata lamina lucida. Al di sotto di questa è presente la lamina densa, più opaca agli elettroni e ancora più profondamente è a volte presente la lamina fibroreticolare, formata da sostanza amorfa attraversata da fasci irregolari di fibrille reticolari. I costituenti fondamentali sono proteoglicani e collagene di tipo IV, perciò è PAS positiva; è inoltre argentofila.
In più, ci sono macrofagi e cellule connettivali che in alcuni casi assumono caratteristiche contrattili e prendono il nome di periciti. È importante considerare l’endotelio di alcuni capillari come quelli del glomerulo renale, delle ghiandole endocrine, del sistema gastrointestinale, e di alcuni sinusoidi come quelli epatici in cui si parla di capillari fenestrati per distinguerli dai capillari continui. La caratteristica di questi capillari fenestrati è che le cellule endoteliali sono estremamente sottili e caratterizzate da fenestrazioni (o pori) di 80-100 nm che facilitano, quando aperti, lo scambio di sostanze.
Una delle caratteristiche più importanti delle cellule endoteliali è la presenza di numerosissime vescicole di pinocitosi a superficie liscia (del diametro di 65-75 nm) che si formano in seguito ad invaginazione della membrana cellulare nel citoplasma della cellula endoteliale. Queste vescicole hanno il compito di trasportare liquidi da una superfcie cellulare all’altra.
Il mesotelio è un epitelio pavimentoso semplice che però ha una caratteristica: conserva parte della pluripotenzialità del mesenchima tanto che le cellule possono differenziarsi in fibroblasti.
L’epitelio mesenchimale è un epitelio pavimentoso semplice che riveste alcune cavità poste in senso al tessuto connettivo: cavità sottoaracnoidea e sottodurale, camere dell’occhio, spazi perilinfatici dell’orecchio.
Articolo creato il 25 febbraio 2010.
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