Sommersione interna
La sommersione interna è un tipo di asfissia particolare, causato dall’occlusione delle vie respiratorie ad opera di liquidi non provenienti dall’esterno, ma interni all’organismo stesso (sangue, pus, essudati, trasudati).
Di solito l’evento scatenante è di natura traumatica, per esempio a seguito di scannamento, fratture del naso, del retrobocca, della trachea o della base cranica con inondazione ematica delle vie aeree; può anche insorgere spontaneamente, come conseguenza, ad esempio, della rottura di un aneurisma aortico; oppure, ancora, i bronchi possono essere inondati da pus proveniente da ascessi locali.
Rientrano in questo gruppo anche le vittime di asfissia per aspirazione di materiali rigurgitati dallo stomaco (lattanti), in soggetti in preda ad etilismo acuto, a malattie neurologiche o sotto effetto dell’anestesia.
La diagnosi di sommersione interna si pone in base al ritrovamento della sostanza responsabile nei piccoli bronchi e negli alveoli; se si tratta di sangue bisogna fare diagnosi differenziale con eventuali infiltrazioni ematiche da contusione.
Articolo creato il 31 gennaio 2014.
Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.