Parenchima polmonare
Il parenchima polmonare è formato da un insieme di territori indipendenti delimitati da setti connettivali, i lobuli polmonari.
I lobuli hanno in media un volume di 0,5 cm3 e forma diversa a seconda che siano superficiali o profondi. Quelli superficiali hanno forma di piramidi con la base rivolta verso la superficie del polmone, quelli profondi sono invece poliedrici.
Ogni lobulo è fornito da un bronco lobulare (calibro 1 mm) che, accompagnato da un ramo dell’arteria polmonare, si ramifica all’interno del lobulo stesso dando bronchioli intralobulari (0,3 mm di diametro); questi si suddividono a loro volta in 10-15 bronchioli terminali (o minimi), ciascuno dei quali forma un acino polmonare.
In ogni acino il bronchiolo terminale dà origine a due bronchioli respiratori (o alveolari) che presentano, lungo il loro decorso, estroflessioni emisferiche, gli alveoli. Gli alveoli si fanno sempre più numerosi procedendo verso l’estremità distale del bronchiolo respiratorio; questo termina infine suddividendosi in rami, i condotti alveolari, la cui parete è completamente formata da una successione di alveoli. I condotti alveolari si diramano ulteriormente in condotti dilatati e a fondo cieco, anch’essi con la parete estroflessa in alveoli. È questa la parte terminale delle vie respiratorie e i condotti dilatati prendono il nome di sacchi (o infundiboli) alveolari.
Nei bronchi lobulari e intralobulari l’epitelio è batiprismatico semplice cigliato, con cellule caliciformi sempre più rare. In questa sezione dell’albero bronchiale si trovano anche, nella compagine dell’epitelio, le cosiddette cellule bronchiolari (o cellule di Clara). Si tratta di elementi batiprismatici o isoprismatici, privi di ciglia, che presentano una superficie apicale arrotondata a cupola, un nucleo in posizione centrale, uno sviluppato ergastoplasma e un esteso apparato di Golgi. Nella regione sopranucleare delle cellule bronchiolari si reperiscono numerosi granuli. Quest’ultima caratteristica strutturale, accanto alle altre appena descritte, fa ritenere che le cellule bronchiolari siano elementi secernenti di tipo sieroso il cui secreto serve a mantenere fluido il materiale mucoso prodotto dalle cellule caliciformi mucipare e riversato nel lume dei bronchioli.
Subito al di sotto dell’epitelio si trova la tonaca fibromuscolare formata da fibre collagene ed elastiche a decorso longitudinale e da fascetti muscolari a decorso spirale. Mancano le placche cartilaginee e le ghiandole.
I bronchioli respiratori, nei tratti in cui la parete non si estroflette in alveoli, sono rivestiti da un epitelio privo di cellule mucipare, dapprima cilindrico cigliato, poi cubico e senza ciglia. Al di sotto dell’epitelio si trova la tonaca fibromuscolare formata da connettivo denso con fibre elastiche e muscolari. Fascetti muscolari ed elastici circondano il punto di attacco dell’alveolo alla parete del bronchiolo formando una specie di manicotto che regola il flusso dell’aria entro gli alveoli. I condotti alveolari hanno la parete completamente formata dagli alveoli; il colletto degli alveoli è rivestito da cellule cubiche prive di ciglia, sotto alle quali sono presenti sottili fascetti muscoloelastici.
Polmone (colorazione ematossilina eosina).
La parte intrapolmonare dell’albero bronchiale è costituita dalle ramificazioni che originano dal bronco penetrato nel polmone, fino a giungere a quelle che si immettono nei lobuli polmonari. Le successive ramificazioni dei bronchi, all’interno dei lobuli polmonari vanno a costituire il parenchima polmonare (PP). Sono evidenziabili gli alveoli (A) e i setti inter-alveolari (Sia).
Particolare dell’immagine precedente visto a maggiore ingrandimento (colorazione ematossilina eosina).
L’insieme dei lobuli polmonari costituisce il parenchima polmonare (PP). A ciascun lobulo mette capo un bronco lobulare associato ad un ramo dell’arteria polmonare. Dal bronco lobulare hanno origine i bronchioli intralobulari (br) cui seguono i bronchioli terminali che mettono capo all’acino. E’ evidente, inoltre, la cavità alveolare (Ca) circondata dai setti inter-alveolari (Sia).
Particolare dell’immagine precedente visto a maggiore ingrandimento (colorazione ematossilina eosina).
È messa in evidenza la struttura di un bronchiolo respiratorio (br) che presenta un epitelio di rivestimento dapprima batiprismatico vibratile, senza cellule a muco. Si fa poi isoprismatico vibratile per diventare isoprismatico semplice. La tonaca fibro-muscolare è data da connettivo denso all’interno del quale sono presenti fascetti di fibrocellule muscolari lisce e fibre elastiche. E’ ben evidenziabile l’epitelio alveolare (E) che riveste l’alveolo (A) al di sotto del quale è visibile la trama connettivo-vascolare (tcv).
Al parenchima polmonare (PP) appartengono i bronchioli (br) lobulari, intralobulari, respiratori. (Colorazione Mallory Azan).
La differenza nella loro struttura è particolarmente evidente a livello dell’epitelio che da batiprismatico semplice vibratile, con cellule caliciformi mucipare, diventa batiprismatico semplice vibratile, quindi isoprismatico vibratile perdendo le cellule caliciformi mucipare.
Bronchiolo a maggior ingrandimento. Si evidenzia l’epitelio vibratile (E). La tonaca fibro-muscolare (tfm) è data da connettivo denso con fasci di fibrocellule muscolari lisce e fibre elastiche. A lato un vaso sanguigno (vs). (Colorazione Mallory Azan).
Fonte: Istituto di anatomia umana normale università degli studi di Bologna
Articolo creato il 20 marzo 2012.
Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.