Tubulo prossimale
Il tubulo prossimale origina dal polo urinario del corpuscolo renale (di Malpighi); alla sua origine presenta un restringimento anulare, il colletto; assume quindi un decorso estremamente tortuoso (segmento contorto o convoluto) compiendo numerose anse contenute nella parte convoluta della corticale. Nella sua porzione terminale si fa rettilineo (segmento rettilineo) e penetra nel raggio midollare più vicino dove prosegue nell’ansa del nefrone. Ha un diametro di 40-60 mm e una lunghezza media di circa 14 mm.
Il tubulo prossimale è delimitato da un epitelio cilindrico semplice. Le cellule hanno la forma di una piramide tronca, con la base maggiore poggiata su una sottile lamina basale che circonda perifericamente il tubulo e l’apice tronco che delimita un lume ristretto.
Al microscopio ottico gli elementi epiteliali hanno limiti indistinti e presentano il citoplasma intensamente acidofilo e il nucleo centrale, di forma sferica, relativamente chiaro e con nucleolo voluminoso. In sede apicale le cellule mostrano un tipico orletto a spazzola, intensamente positivo al PAS e alla reazione per la fosfatasi alcalina. Nella regione sottonucleare le cellule presentano una fine striatura longitudinale (epitelio bacillare) dovuta al particolare orientamento dei mitocondri, allineati in file parallele. Nella porzione sovranucleare del citoplasma si trovano piccoli vacuoli e granuli di dimensioni variabili.
Al microscopio elettronico, l’orletto a spazzola risulta costituito da microvilli lunghi circa 1 mm fittamente stipati e fra loro paralleli; essi presentano microfilamenti assiali e sono rivestiti dal plasmalemma sul quale è stratificato un materiale fioccoso di natura mucopolisaccaridica (glicocalice). Alla base dei microvilli il plasmalemma si introflette nell’interno della cellula delimitando microtubuli dal fondo dei quali si distaccano microvescicole che occupano, in numero notevole, il citoplasma sovranucleare. In questa sede si riscontrano anche vacuoli, perossisomi, lisosomi e un voluminoso apparato di Golgi. Al di sotto del nucleo si osservano mitocondri allungati, orientati secondo il maggior asse delle cellule e disposti in file parallele, fra le quali si addentrano profonde invaginazioni del plasmalemma che riveste la superficie basale delle cellule (labirinto basale). Il reticolo endoplasmatico e i ribosomi liberi sono scarsamente rappresentati. I limiti cellulari sono irregolari a causa di estroflessioni citoplasmatiche che si ingranano in maniera complessa con analoghe estroflessioni delle cellule adiacenti. Apparati giunzionali (zonulae occludentes) collegano una cellula all’altra. Questi aspetti strutturali e ultrastrutturali delle cellule epiteliali si mantengono costanti lungo tutto il tubulo prossimale. Nel segmento terminale rettilineo, peraltro, le cellule risultano poco più basse e presentano minore sviluppo dei microvilli apicali e del labirinto basale.
Articolo creato il 12 marzo 2012.
Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.