Struttura del naso esterno
Il naso esterno è formato da cute, sottocutaneo, muscoli e scheletro osteocartilagineo.
Lo scheletro è dato in parte dalle ossa nasali e mascellari e in parte dalla cartilagine del setto, dalle cartilagini laterali e alari maggiori; queste ultime conferiscono una certa mobilità alla parte distale del naso.
Per quanto riguarda la parte ossea dello scheletro, oltre alle ossa nasali, vi prendono parte anche il processo frontale e il margine anteriore del processo palatino delle ossa mascellari.
La cartilagine del setto è una lamina sagittale mediana, di forma quadrangolare che posteriormente si pone a colmare l’angolo compreso fra la lamina perpendicolare dell’etmoide e il vomere. Le cartilagini laterali sono due lamine triangolari che si pongono in rapporto superiormente con le ossa nasali, medialmente con la cartilagine del setto, inferiormente e lateralmente con le cartilagini alari. Queste ultime si presentano come due lamine cartilaginee a forma di ferro di cavallo, con la parte ricurva che corrisponde al lobulo nasale, con un ramo mediale che si addossa alla cartilagine del setto e all’omologo ramo del lato opposto, e un ramo laterale, più esteso, che forma propriamente lo scheletro dell’ala del naso. Piccole cartilagini accessorie si trovano tra le cartilagini principali appena descritte (cartilagini alari minori, quadrate, sesamoidee, vomeriane).
L’apparato muscolare è rappresentato dal capo angolare del muscolo quadrato del labbro superiore e dai muscoli nasale e depressore del setto; in corrispondenza della radice si inserisce il muscolo frontale. Questi muscoli, che appartengono ai muscoli mimici, servono a modificare l’apertura delle narici durante l’inspirazione e l’espirazione, soprattutto in condizioni di respirazione forzata. Si distinguono pertanto in dilatatori e costrittori.
La cute che ricopre il naso esterno è sottile e mobile sul piano osseo dal quale è separata ad opera di tessuto connettivo lasso; è invece spessa sopra lo scheletro cartilagineo cui è congiunta strettamente da un connettivo denso, ricco di fibre elastiche. Nel lobulo e nelle ali la cute è ricca di voluminose ghiandole sebacee i cui condotti escretori si aprono nei follicoli di peli finissimi. In corrispondenza delle narici la cute si riflette per continuare in quella che tappezza il vestibolo.
Articolo creato il 4 marzo 2012.
Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.