Ghiandole sudoripare eccrine
Le ghiandole sudoripare eccrine sono largamente rappresentate nella cute (in numero di 2-3 milioni); mancano solo a livello del glande, del clitoride, della superficie interna del prepuzio, delle piccole labbra e della faccia interna del padiglione auricolare.
La loro densità massima si ha alla fronte, al palmo delle mani, alla pianta dei piedi; non esistono differenze di numero legate al sesso mentre, per quanto riguarda la razza, i negri possiedono più ghiandole sudoripare eccrine dei bianchi.
Tra le funzioni delle ghiandole sudoripare eccrine, la principale è quella di provvedere alla termoregolazione attraverso l’evaporazione del sudore che, sottraendo calore al corpo, ne determina il raffreddamento. La sudorazione rappresenta anche un’importante via di escrezione per l’organismo, vicariando in ciò l’emuntorio renale; essa, inoltre, entra in gioco nella regolazione dell’equilibrio idrico dell’organismo e favorisce, grazie alla partecipazione della componente acquosa, la formazione del film idrolipidico cutaneo.
A differenza di quanto avviene nelle ghiandole sebacee, la produzione di secreto nelle ghiandole sudoripare eccrine si realizza senza distruzione cellulare o perdita del citoplasma.
Il sudore eccrino è un liquido incolore, limpido, a composizione variabile in rapporto alla sede. È una soluzione acquosa diluita contenente il 98-99% di acqua e l’1% di soluti; di questi, ¾ sono dati da sostanze inorganiche (prevalentemente NaCl) e ¼ da sostanze organiche (urea, acido urico, creatinina, acido lattico). La densità del sudore oscilla tra 1002 e 1006 e il pH da 5 a 7,5. La secrezione di sudore è discontinua, con un ritmo periodico alternato nei vari gruppi di ghiandole che è regolato da vari tipi di stimoli. In rapporto al calore, per esempio, si osserva sudorazione alla fronte, al collo, al dorso, al petto, al dorso delle mani; stimoli sensoriali od emozionali determinano secrezione intensa di sudore ai lati del tronco, alle ascelle, al palmo delle mani, alla pianta dei piedi. A temperatura ambientale, l’attività delle ghiandole sudoripare eccrine si svolge in modo inapparente (si parla di perspiratio insensibilis), divenendo apparente (ossia si ha sudorazione vera e propria) per l’azione di svariati fattori fisici, chimici, metabolici, nervosi e psichici.
Come il letto ungueale e le ghiandole sebacee, le ghiandole sudoripare eccrine sono fornite di fitte reti capillari.
Gli alveoli delle ghiandole sebacee e i glomeruli delle ghiandole sudoripare sono avvolti da plessi nervosi perialveolari o periglomerulari, costituiti da fibre che perdono la guaina mielinica in prossimità degli adenomeri ghiandolari. Nelle ghiandole sudoripare, in particolare, esistono numerose terminazioni adrenergiche a livello dello strato di cellule mioepiteliali dei glomeruli; tramite questi elementi, l’impulso nervoso può determinare una rapida emissione del secreto. Le cellule secernenti sono invece raggiunte da fibre colinergiche.
I principali centri nervosi di controllo della sudorazione sono localizzati nell’ipotalamo e le fibre nervose efferenti sono colinergiche per le cellule secernenti e adrenergiche per quelle mioepiteliali. La contrazione di queste ultime comporta una spremitura dei glomeruli ghiandolari con emissione del sudore già secreto. La quantità di sudore secreta nelle 24 ore è variabile, potendo raggiungere in casi estremi anche i 10-12 litri.
I materiali elaborati dalle ghiandole sudoripare (su) annesse alla epidermide (Ep) possono essere riversati direttamente in superficie (ghiandole sudoripare eccrine) o all’interno del follicolo pilifero (p) (ghiandole sudoripare apocrine).
Le ghiandole sudoripare eccrine (su) sono disseminate in tutta la cute, con rare eccezioni. Sono tubulari semplici e sono costituite da un tubulo non ramificato, la cui parte più profonda è raggomitolata su sè stessa a formare un glomerulo, mentre quella più superficiale costituisce il condotto escretore.
Le ghiandole sudoripare apocrine sono dislocate in ristrette zone (ascella, inguine, areola mammaria, regione perianale) sono anch’esse tubulari semplici simili alle precedenti e riversano il loro secreto nel canale pilo-sebaceo.
Sono visibili anche le ghiandole sebacee (se). (Colorazione Mallory Azan).
Fonte: Istituto di anatomia umana normale università degli studi di Bologna
Articolo creato il 14 gennaio 2012.
Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.