Epifisi (o ghiandola pineale)
L’epifisi è una piccola ghiandola endocrina di forma pressoché conica che sporge all’estremità posteriore della volta del III ventricolo, al di sotto dello splenio del corpo calloso. Ha una lunghezza di circa 1 cm, una larghezza di 0,5 cm e un peso di 0,5 g. È ricoperta dalla pia madre e sporge nello spazio subaracnoidale.
La sua faccia inferiore è in rapporto con il mesencefalo e riposa sul tratto verticale del solco crociato che divide i tubercoli quadrigemelli superiori.
Il III ventricolo s’insinua nella base dell’epifisi formando il recesso epifisario, che dorsalmente è limitato dalla commessura superiore (o abenulare) e ventralmente dalla commessura posteriore. Un piccolo recesso sovraepifisario si forma anche tra l’epifisi e la volta del ventricolo.
La commessura superiore continua in ciascun lato con un sottile cordone di sostanza bianca, l’abenula, che rappresenta il peduncolo anteriore dell’epifisi e si porta in avanti e lateralmente, ponendosi al lato interno di una superficie triangolare detta trigono dell’abenula. L’abenula continua poi con la stria midollare (o tenia del talamo).
L’epifisi, insieme alle formazioni abenulari e alla commessura posteriore, costituisce la parte del diencefalo che viene denominata epitalamo.
L’attività secretoria dell’epifisi segue un ritmo circadiano ed è legata ad influenze nervose, a loro volta subordinate alle variazioni della luce ambientale. Tale organo è in grado di liberare varie amine biogene, ed in particolare la melatonina. Tale amina, che viene liberata sia nel sangue della grande circolazione, sia nel liquido cefalorachidiano, ha a che vedere con i ritmi del sonno e inoltre inibisce la liberazione di ormoni gonadotropinici. La liberazione di melatonina è strettamente in relazione con stimoli fotonici e quindi la sua increzione segue ritmi nictoemerali. Inoltre, l’epifisi produce anche notevoli quantità di serotonina (o 5-idrossitriptamina).
Articolo creato il 20 novembre 2011.
Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.