Vene epatiche
Le vene epatiche, in numero di 15-20, drenano il sangue refluo dal parenchima epatico, pervenuto al fegato attraverso la vena porta e l’arteria epatica. Emergono dall’organo in corrispondenza della doccia retroilare (o fossa della vena cava).
Le radici delle vene epatiche sono le vene centrolobulari che confluiscono nelle vene sottolobulari e quindi in tronchi sempre maggiori fino a costituire appunto le vene epatiche. Le maggiori di queste sono la vena epatica destra, quella mediana e quella sinistra che terminano direttamente nella vena cava inferiore in corrispondenza della fossa omonima. Al di sotto dello sbocco di questi vasi maggiori si trovano le aperture di numerose e piccole vene epatiche (dette vene del gruppo inferiore). Le vene epatiche aderiscono al parenchima epatico per cui al taglio rimangono beanti; non sono dotate di dispositivi valvolari.
Le vene epatiche maggiori, rappresentate da 2 o 3 vasi di calibro notevole (15-18 mm) denominati tronco destro, tronco sinistro e tronco medio, raccolgono il sangue da ampi distretti dell’organo (rispettivamente dal lobo destro, dal lobo sinistro e dal lobo caudato), emergono nella parte craniale della fossa retroilare e si aprono nella vena cava inferiore nel tratto compreso tra il fegato e l’orifizio diaframmatico.
Le vene epatiche minori, 10-15 e di calibro assai più modesto, emergono nelle porzioni inferiori della doccia retroilare e subito si aprono nella vena cava inferiore: drenano territori epatici immediatamente adiacenti. Le vene epatiche sono vene di tipo propulsivo; nell’adulto sono sprovviste di valvole.
Articolo creato il 5 settembre 2011.
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