Grande epiploon
Il grande epiploon è una lunga duplicatura del peritoneo che origina dal tratto orizzontale della grande curvatura gastrica e che viene distinta nel legamento gastrocolico (per quella parte superiore che va dalla grande curvatura gastrica al colon trasverso) e nel grembiule omentale (per quella parte inferiore che si estende verso il basso, al davanti delle anse dell’intestino tenue).
La porzione superiore del grande epiploon, cioè il legamento gastrocolico, è costituita da due lamine peritoneali accollate che rappresentano la diretta continuazione del peritoneo che ha rivestito la faccia anteriore e quella posteriore dello stomaco.
I due strati, che discendono dallo stomaco e dall’inizio del duodeno, si dirigono in basso, passando di fronte all’intestino tenue per una distanza variabile; essi ritornano poi su se stessi, risalendo fino a raggiungere la faccia anteriore del colon trasverso dove si fondono con il foglietto viscerale del colon trasverso stesso e con il mesocolon trasverso, dai quali possono tuttavia essere separati.
La porzione inferiore del grande epiploon, cioè il grembiule omentale, risulta così costituita dalla coalescenza di quattro lamine: due esterne, continuazione della lamina che ha rivestito anteriormente lo stomaco e formato il foglietto anteriore del legamento gastrocolico; due interne, continuazione del peritoneo che ha rivestito la faccia posteriore dello stomaco e che ha formato il foglietto posteriore del legamento gastrocolico.
A sinistra, il grande epiploon prosegue in alto con il legamento gastrolienale; a destra, invece, esso si estende fino all’inizio del duodeno.
Il grande epiploon è di regola sottile e di aspetto fenestrato, pur contenendo sempre quantità variabili di tessuto adiposo che, nei soggetti obesi, può essere presente in abbondanza. Oltre a rappresentare un deposito per i grassi di riserva, il grande epiploon limita l’estensione di eventuali infezioni nel cavo peritoneale.
Esso può risultare congenitamente assente, oppure essere escisso chirurgicamente senza apparenti effetti dannosi. All’apertura dell’addome il grande epiploon, quando presente, è frequentemente avviluppato intorno agli organi del piano sovramesocolico, mentre solo occasionalmente esso si trova anteriormente alle anse intestinali del piano sottomesocolico.
Dal punto di vista strutturale, il grande epiploon è ricco di macrofagi fissi che possono venire mobilizzati nel corso di processi infiammatori.
La vascolarizzazione del grande epiploon è molto ricca ed eccedente rispetto alle esigenze trofiche. Le due arterie gastroepiploiche, destra e sinistra, anastomizzandosi a livello della grande curvatura dello stomaco, provvedono a irrorare la lamina anteriore del grande epiploon. La lamina posteriore è invece irrorata dalle arterie epiploiche, rami delle gastroepiploiche, anastomizzate nell’arcata sottocolica. Le vene, voluminose, seguono il decorso delle arterie e sono fornite di valvole. Anche i linfatici seguono il decorso dei vasi sanguiferi, raggiungendo le rispettive stazioni linfonodali (sottopiloriche, retropiloriche, pancreaticolienali).
Articolo creato il 21 agosto 2011.
Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.