Follicoli oofori involutivi
I follicoli involutivi sono organuli ovarici che rappresentano quei follicoli oofori che non riescono a raggiungere la maturazione completa e che non sono quindi in grado di produrre gameti fecondabili. I follicoli possono subire arresto in qualunque stadio di evoluzione ed andare incontro ad una regressione che porta alla loro degenerazione più o meno completa. Questo processo prende il nome di atresia follicolare.
I follicoli primordiali e primari vanno incontro a involuzione in gran numero, dalla nascita alla menopausa, senza lasciare traccia (si parla di follicoli degenerativi). Si calcola che alla nascita siano presenti nelle due ovaie 1 milione di follicoli primordiali. Durante il periodo che va dalla nascita alla pubertà, un gran numero di follicoli regredisce in modo che ne restano, all’inizio del periodo fertile, circa 400 mila. Durante tale periodo, il processo di involuzione follicolare continua a svolgersi e solo un piccolo numero di follicoli può raggiungere la maturazione completa, circa 400-500, tenuto conto che, per ogni ciclo di 28 giorni, un solo follicolo giunge a deiscenza, mentre 15-20 vanno incontro a un processo maturativo che può raggiungere stadi più avanzati.
Tutti i follicoli che non sono destinati a raggiungere la maturità regrediscono nel corso del periodo compreso tra la pubertà e la menopausa. Non sono noti i fattori per cui alcuni follicoli che hanno iniziato la loro maturazione sono destinati a regredire e altri, invece, sono capaci di raggiungere la maturazione completa. I follicoli primordiali, primari e secondari scompaiono senza lasciare traccia. L’atresia dei follicoli cavitari si svolge in maniera diversa in rapporto alle dimensioni dei follicoli stessi. Si possono distinguere così due tipi principali di atresia e cioè l’atresia di tipo obliterante, che interessa i follicoli cavitari di piccole dimensioni, e l’atresia di tipo cistico, che interessa quelli di maggiori dimensioni.
I fenomeni morfologici essenziali che caratterizzano il processo di atresia sono i seguenti:
- Degenerazione della cellula uovo con picnosi e cromatolisi del nucleo e regressione del citoplasma e dei suoi costituenti.
- La zona pellucida che circonda l’oocita è generalmente più resistente ed appare come una membrana PAS-positiva anche quando l’oocita è completamente degenerato.
- Ispessimento della lamina basale che separa la granulosa dalla teca interna, con formazione della cosiddetta membrana di atresia di Slavianski.
- Regressione delle cellule della granulosa che desquamano nella cavità follicolare.
- Proliferazione del connettivo perifollicolare.
- Fibroblasti provenienti dalla teca interna penetrano tra le cellule della granulosa in regressione e iniziano ad invadere la cavità follicolare.
- Col progredire del processo di atresia, l’invasione connettivale si fa più evidente, in modo che al posto della granulosa si costituisce uno spesso strato di connettivo che, nel caso dell’atresia obliterante, viene ad occupare tutta la cavità follicolare, trasformandola in un nodulo fibroso.
- Persistenza della teca interna anche dopo la regressione della granulosa.
Le cellule tecali possono anzi andare incontro ad un processo di ipertrofia e assumere caratteristiche particolari che ricordano quelle delle cellule luteiniche di origine tecale, disponendosi in cordoni radialmente orientati rispetto alla periferia follicolare e separati da tralci di tessuto connettivo. L’insieme delle teche interne dei follicoli atresici costituisce la cosiddetta ghiandola tecale.
Nell’atresia di tipo obliterante, la proliferazione connettivale, ad un certo punto, sostituisce tutte le componenti follicolari; la cavità viene ad essere obliterata da tessuto fibroso e la granulosa, invasa dal connettivo, scompare. Anche la teca interna, dopo un periodo di rigoglio, regredisce e le sue cellule vengono sostituite da tessuto connettivale. Si forma, così, al posto del follicolo, una struttura fibrosa detta corpo fibroso che, a sua volta, può andare incontro ad un processo di ialinizzazione.
Nell’atresia di tipo cistico la proliferazione connettivale non riesce ad obliterare la cavità notevolmente ampia e allora residua una cisti, la cui parete può essere rivestita da uno o più strati di elementi epiteliali, residui delle cellule della granulosa.
Altri tipi di follicolo sono i follicoli emorragici (follicoli atresici nei quali si è prodotta un’emorragia all’interno della cavità, proveniente dai vasi della teca interna) e i follicoli pieghettati (che sono in realtà follicoli maturi andati incontro a deiscenza non seguita da trasformazione in corpo luteo). In questi follicoli si ha, per un certo tempo, una persistenza sia della granulosa sia della teca che, in seguito, vengono sostituite da una proliferazione connettivale dello stroma circostante.
I follicoli oofori che non raggiungono completo sviluppo o vanno incontro ad atresia allo stadio di follicolo primario e quindi oocito e cellule dell’epitelio follicolare degenerano e sono successivamente fagocitati; oppure vanno incontro ad atresia in stadi avanzati di sviluppo pertanto oocito e cellule dell’epitelio follicolare degenerano, proliferano le cellule della teca interna. La cavità centrale del follicolo (cf) permane (follicolo atresico cistico) o si riempie di tessuto connettivo fibroso (follicolo atresico obliterante). (Colorazione Mallory Azan).
Fonte: Istituto di anatomia umana normale università degli studi di Bologna
Articolo creato il 13 luglio 2011.
Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.